APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
L’approccio cognitivo-comportamentale è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla comunità scientifica internazionale come l’intervento preferenziale per la maggior parte dei disturbi psicologici.
QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE?
L’intervento cognitivo-comportamentale si caratterizza per i seguenti aspetti:
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- è orientato al raggiungimento di obiettivi specifici, realistici e concreti che vengono definiti insieme alla persona e verificati periodicamente al fine di valutarne il raggiungimento
- è pratico e concreto, si avvale, infatti, di numerose tecniche di intervento validate scientificamente. Mira a trasferire al paziente abilità e strategie efficaci al fine di ridurre i sintomi e promuovere un benessere globale
- è attivo e collaborativo, si basa sulla reciproca collaborazione tra paziente e psicologo, entrambi attivamente coinvolti nell’individuazione delle difficoltà e nella modificazione delle modalità di pensiero e comportamento fonti di disagio
- è a breve termine, i cambiamenti si possono osservare già dalle prime sedute e l’intero percorso psicologico ha tempi contenuti, nel rispetto delle necessità di ciascuno
COME FUNZIONA?
Al centro del modello cognitivo-comportamentale c’è la relazione esistente tra pensieri, emozioni e comportamenti. Le reazioni emotive e comportamentali sono, secondo tale approccio, il prodotto del proprio modo di interpretare le situazioni e del significato ad esse attribuito.
Attraverso la componente cognitiva si aiuta, pertanto, la persona ad individuare i pensieri, gli schemi e le credenze che sono alla base dell’interpretazione della realtà, a renderla consapevole di questi e a modificare quelli che contribuiscono a creare una visione distorta degli eventi.
Attraverso la componente comportamentale si mira a modificare la risposta emotiva ed i comportamenti della persona in situazioni che le creano difficoltà, attraverso l’apprendimento di modalità di risposta alternative e funzionali, l’esposizione graduale ed il fronteggiamento attivo delle situazioni temute.
La componente cognitiva integrata a quella comportamentale, pertanto, interviene su pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali al fine di interrompere i circoli viziosi che mantengono il disagio e di ristabilire il benessere psicofisico.
QUALI SONO I VANTAGGI NELLO SCEGLIERE QUESTO APPROCCIO?
- porta risultati in breve tempo;
- offre strategie efficaci e concrete per gestire la sofferenza applicabili nella vita quotidiana, anche a percorso terminato;
- mira ad informare il paziente sulla natura del proprio disturbo, a trasferirgli abilità e ad allenarlo ad utilizzare le tecniche apprese per la gestione dei sintomi;
- è concentrato sul presente;
- agisce dapprima sui sintomi, riducendoli, e poi sugli altri aspetti della problematica;
- è orientato al problem solving (ossia alla risoluzione dei problemi);
- è un lavoro di squadra tra paziente e psicologo;
- è flessibile, l’intervento può avvenire, a seconda delle esigenze, in studio, a domicilio o all’esterno.
