MINDFULNESS

Ti è mai capitato di uscire dal lavoro e riprometterti di passare al supermercato a prendere qualcosa per cena ma poi, sali in macchia, ascolti la musica, ricevi una chiamata, prosegui per il tuo percorso consueto fino a renderti conto di aver superato il supermercato o, addirittura, di essere già a casa?

Oppure, ti sei mai spostato da una stanza all’altra della casa per andare a fare qualcosa ma, una volta arrivato nel luogo in cui eri diretto, non ricordarti più perché tu sia andato lì?

In questi ed altri casi è come se fossimo guidati da un “pilota automatico”: l’attenzione si sposta su qualcos’altro senza che te ne rendi conto ed un’abitudine prende il controllo delle azioni.

È come se la mente si facesse costantemente catturare da pensieri, ricordi, emozioni, immergendosi nel passato (nei ricordi) o nel futuro (nelle preoccupazioni per ciò che si dovrà fare, per ciò che accadrà ecc), dimenticandosi di vivere il momento presente.

La mindfulness può aiutare proprio in questo, a riconoscere tutte le volte in cui la mente si fa portare lontano.

La parola mindfulness, infatti, è la traduzione inglese della parola “Sati” (in lingua Pali) che significa “attenzione consapevole”.

 

“Essa è la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione alle cose così come sono: intenzionalmente, nel momento presente ed in modo non giudicante.” (Jon Kabat-Zinn)

 

Attraverso questa pratica è, quindi, possibile:

  • maturare consapevolezza, presenza mentale, attenzione
  • vivere nel momento presente, abbandonando le rimuginazioni sul passato e le preoccupazioni sul futuro
  • partecipare pienamente della vita
  • accettare quello che nella vita non si può cambiare
  • relazionarsi in modo diverso all’esperienza
  • rispondere in modo nuovo alle situazioni difficili o complicate

COME SI PRATICA?

La via maestra è la pratica di meditazione che si fonda su un’abilità innata: quella di rivolgere l’attenzione al momento presente. Non si tratta, pertanto, di modificare il mondo esterno ma di mutare il modo in cui ci si rapporta agli eventi della vita.

Le pratiche meditative della mindfulness permettono di dirigere volontariamente l’attenzione a ciò che accade momento per momento, accogliendo la propria esperienza ed osservandola per ciò che è, senza giudicarla. Gli oggetti ai quali si dirige tale attenzione sono: il proprio corpo, le proprie percezioni sensoriali, le formazioni mentali (es. rabbia, dolore, compassione), gli oggetti della mente (ogni formazione mentale ha un oggetto, si è arrabbiati con qualcuno e per qualcosa ecc), ciò che avviene nel mondo circostante.

Questo permette di maturare un atteggiamento di calma non reattiva consentendo ai cambiamenti di avvenire in modo naturale, senza ostacolarli né promuoverli.

DIFFERENTI TIPI DI PRATICA

Le pratiche minfulness si dividono in formali ed informali. Le prime sono definite nel tempo, hanno una specifica durata, un inizio ed una fine ed istruzioni ben precise. L’obiettivo è, però, quello di estendere questa “attenzione consapevole” alle attività quotidiane (come guidare, cucinare, guardare la televisione, conversare, lavarsi i denti e così via). La pratica informale è proprio questo: far diventare le azioni abituali piccoli e preziosi momenti di consapevolezza.

QUALI SONO I BENEFICI?

Differenti studi scientifici sottolineano come la mindfulness possa portare:

_alla diminuzione di

  • stress
  • ansia
  • depressione
  • dolore fisico

 

_al miglioramento della

  • capacità di regolazione delle emozioni
  • produttività: maggiore attenzione, concentrazione, memoria, creatività