DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

Come dice il termine stesso, il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni (DSM-5).

Le ossessioni sono pensieri o immagini persistenti e ricorrenti, percepiti come intrusivi ed indesiderati, che generano un forte disagio o un’ansia intensa. La persona non vuole pensare a tali contenuti poiché spesso risultano inaccettabili. Per questo cerca di neutralizzarli o eliminarli attraverso altri pensieri o azioni.

È qui che si innescano le compulsioni. Con questo termine si intendono, infatti, comportamenti (es: lavarsi, mettere in ordine, rituali, controllo) o azioni mentali (es: pregare, contare, ripetere parole o frasi) che la persona si sente in obbligo di mettere in atto in risposta alle ossessioni. Lo scopo è neutralizzare le ossessioni, prevenire eventi temuti, diminuire il disagio o l’ansia, anche se i comportamenti messi in atto non sono correlati in modo realistico a ciò che si prefiggono di neutralizzare o prevenire.

Le compulsioni possono richiedere un considerevole lasso di tempo per essere messe in atto (alcune durano da qualche minuto ad ore) ma, purtroppo, non sono efficaci nell’eliminare le ossessioni!

Esistono differenti tipi di ossessioni che possono essere correlate ad altrettante compulsioni:

PULIZIA: l’ossessione è legata al timore di poter essere contaminati da germi/batteri e/o di poter contaminare le altre persone. Le compulsioni possono essere legate all’igiene personale (soprattutto lavare le mani) e dell’ambiente domestico.

CONTROLLO: in questo caso l’ossessione è legata al potenziale pericolo rappresentato da determinate azioni od oggetti. Le compulsioni consisteranno, pertanto, nel controllare e ricontrollare ripetutamente di aver fatto tutto il possibile per evitare o rimediare ad eventuali disgrazie o incidenti. Ad esempio, chi ha questo DOC può controllare ripetutamente di aver: chiuso a chiave le porte, spento il gas, chiuso l’auto a chiave, spento le luci a casa, non aver urtato o investito involontariamente altre persone e così via.

COLLEZIONE: il timore ossessivo è che possa accadere qualcosa di orribile nel momento in cui vengano buttati via alcuni oggetti. Questo implica la conservazione di oggetti senza utilità.

OMOSESSUALE: l’ossessione riguarda la possibilità di essere omosessuale. Le compulsioni consistono principalmente in comportamenti di verifica sulla veridicità dell’ossessione (es: passa un uomo, lo guardo, mi sto eccitando? Oppure: ho un rapporto con una persona dell’altro sesso, se mi eccito significa che non sono omosessuale) e richieste di rassicurazioni per disconfermare questo timore.

ORDINE E SIMMETRIA: gli oggetti dell’ossessione sono proprio l’ordine e la simmetria. Le cose in disordine generano un senso di ansia, mancanza di armonia e logicità così forti da dover ricorrere alla compulsione: riordinare secondo una sequenza logica (es: colore, dimensione, numerico ecc) e rendere simmetrico tutto.

SUPERSTIZIOSO: consiste in un pensiero superstizioso portato all’eccesso: il fare o non fare determinate azioni, il dire o non dire determinate frasi o parole, il vedere o meno determinati oggetti e così via è determinante per gli esiti degli eventi. Le compulsioni consistono principalmente in rituali anti-sfortuna o in compulsioni mentali (pensare a determinate parole o immagini).

SCETTICO: l’ossessione è legata al dover fare tutto in modo perfetto, impeccabile o in un determinato modo. Il rischio nel non farlo sono punizioni o conseguenze terribili. Le compulsioni saranno legate all’agire nel modo più corretto e perfetto possibile.

OSSESSIONI CON COMPULSIONI MENTALI: questa sintomatologia è la più difficile da individuare poiché le compulsioni sono unicamente mentali, non si espletano in un comportamento agito (es: contare mentalmente, ripetere delle frasi ecc).

OSSESSIONI PURE: in questo caso non sono presenti le compulsioni. Possono portare all’evitamento di situazioni collegate all’oggetto dell’ossessione.

CONSEGUENZE

Le ossessioni e/o le compulsioni, oltre a causare un profondo disagio ed un forte stress nella persona, possono implicare un grande dispendio di tempo (anche più di un’ora al giorno).

È evidente come esse possano interferire con il funzionamento sociale e lavorativo della persona così come con il suo benessere. L’ansia, infatti, può essere così intensa da divenire intollerabile, così pervasiva da essere la protagonista della propria vita.

Tutti possono avere delle piccole ossessioni o mettere in atto comportamenti ossessivi (come tornare indietro per controllare di avere chiuso a chiave l’auto o la porta; tenere un igienizzante per le mani da utilizzare dopo essere scesi dal bus cittadino; tenere sempre tutto in perfetto ordine ecc). La differenza tra queste manifestazioni subcliniche e il vero e proprio DOC risultano, però, evidenti dalla loro frequenza, durata ed intensità e dalle conseguenze altamente invalidanti che esse possono comportare.

COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA

L’intervento cognitivo-comportamentale risulta essere il più efficace per il Disturbo Ossessivo Compulsivo: differenti studi clinici, infatti, dimostrano come i suoi risultati siano notevolmente superiori rispetto a tutti gli altri approcci.

La prima fase del percorso prevede un’approfondita valutazione dei sintomi.

La fase successiva ha come focus una psicoeducazione sulle cause e sui sintomi del DOC, conoscere a fondo questa patologia, infatti, aiuterà a comprendere che:

“Tu hai un problema, non sei il tuo problema!”

La restante parte dell’intervento prevede l’utilizzo di tecniche validate scientificamente volte a: diminuire gradualmente di intensità l’impellenza che la persona avverte a compiere le compulsioni acquisendo, così, una nuova capacità di controllo dei sintomi; apprendere risposte efficaci ai pensieri ossessivi.

Se anche la tua vita ed il tuo benessere sono ostacolati dalle ossessioni e dalle compulsioni non esitare a contattarmi, sarò disponibile per darti ulteriori informazioni su questo disturbo e su come affrontarlo!