TIC

I tic, secondo il DSM-5, sono movimenti, gesti o vocalizzazioni improvvisi, rapidi, ricorrenti, non ritmici, involontari e stereotipati. Le persone che soffrono di questo disturbo provano molta difficoltà nel controllare questi movimenti od espressioni verbali e provano un’elevata tensione prima di emettere il tic che si estingue con l’emissione stessa.

I tic possono essere:

  • motori semplici, come: torsioni del collo, alzate di spalle, smorfie del viso e colpi di tosse
  • vocali semplici, ad esempio: raschiarsi la gola, grugnire, tirare su con il naso, sbuffare

(questi tic vengono definiti semplici perché coinvolgono solo alcuni elementi corporei e sono costituiti da movimenti o vocalizzazioni brevi)

  • motori complessi, come: saltare, toccare, battere i piedi, odorare o toccare un oggetto, compiere gesti mimici
  • vocali complessi, ad esempio: ripetizione di più suoni, di parole o di frasi fuori dal contesto, coprolalia (utilizzo di parole socialmente inaccettabili), ecolalia (ripetizione di suoni, parole o frasi uditi per ultimi)

(i tic complessi coinvolgono, invece, più elementi corporei, sono costituiti da una sequenza di movimenti o dalla ripetizione di più suoni, intere parole o frasi).

Esistono differenti tipi di disturbi da tic:

DISTURBO TRANSITORIO DA TIC: caratterizzato da tic motori e/o vocali singoli o multipli che perdurano per meno di un anno.

DISTURBO PERSISTENTE DA TIC: caratterizzato da tic motori o vocali singoli o multipli presenti per più di un anno, mai sia motori che vocali.

DISTURBO DI TOURETTE (o Sindrome di Tourette): sono presenti sia tic motori che vocali per più di un anno, anche se non necessariamente in concomitanza.

In tutti i casi, per poter parlare di un disturbo da tic, l’esordio deve avvenire prima dei 18 anni d’età.

I sintomi possono essere intensificati dalla presenza di ansia, stress mentale (sia di natura positiva che negativa), stanchezza o eccitazione e possono migliorare durante lo svolgimento di compiti che richiedono attenzione focalizzata, concentrazione ed impegno. Per quanto riguarda i momenti di rilassamento, (per esempio a casa, guardando la televisione dopo lavoro o scuola), per alcuni rappresentano una tregua dai tic, per altri un momento di intensificazione dei sintomi. Solitamente, comunque, la sintomatologia ha un andamento altalenante, alternando miglioramenti e peggioramenti.

CONSEGUENZE

Le conseguenze del Disturbo da Tic variano molto in base alla gravità del disturbo stesso.

Molte persone con un disturbo di gravità lieve possono quasi non avere consapevolezza dei loro tic e, in ogni caso, essi non compromettono il loro funzionamento sociale e lavorativo né generano angoscia o vergogna.

Le persone con sintomi più gravi, invece, possono vedere compromessa la loro qualità di vita ed esperire un elevato disagio psicologico. I tic, infatti, possono: essere di disturbo nelle attività quotidiane, essere causa di fenomeni di vittimizzazione o bullismo tra i pari (nel caso di adolescenti o bambini), generare impossibilità ad andare a scuola o al lavoro, creare un notevole imbarazzo e senso di vergogna, generare difficoltà di socializzazione ed interferire con il funzionamento sociale portando all’isolamento e, talvolta, all’umore depresso.

Nei casi più gravi della Sindrome di Tourette è possibile che vi siano anche complicazioni quali lesioni fisiche (spesso agli occhi), danni ortopedici e neurologici (soprattutto legati ai tic motori di testa e collo).

COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA

Secondo le evidenze scientifiche l’approccio cognitivo-comportamentale è il più efficace per l’intervento sul disturbo da tic.

Il percorso, solitamente, si basa su un’approfondita valutazione ed automonitoraggio volti a comprendere la gravità della sintomatologia, le situazioni in cui i tic insorgono, la loro frequenza, durata, intensità, le emozioni ed i pensieri ad essi correlati.

Si promuoverà, inoltre, l’aumento della consapevolezza dei sintomi, delle sensazioni che li precedono, delle situazioni che li intensificano e della capacità di controllarli. A tal fine verranno utilizzate differenti tecniche che, coinvolgendo l’attivazione dei gruppi muscolari, porteranno all’inibizione dei tic.

L’intervento sarà, comunque, ad ampio spettro. Comprenderà, infatti, anche:

  • l’utilizzo di tecniche per aumentare l’autostima, le abilità sociali e l’assertività, in modo da abbassare il livello di disagio provato in situazioni sociali
  • incontri con la famiglia e le persone conviventi, così da poter spiegar loro le modalità di risposta più efficaci di fronte ai tic e per rinforzare e supportare la persona cara.

Se anche tu soffri di tic, non esitare a contattarmi! Sarò disponibile per darti tutte le informazioni su questo disturbo e su come affrontarlo!