DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO IN BAMBINI E ADOLESCENTI

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), secondo il DSM-5, è caratterizzato dalla presenza di:
_ossessioni: pensieri o immagini persistenti e ricorrenti, percepiti come intrusivi e indesiderati, che generano un forte disagio o un’ansia intensa.
_compulsioni: comportamenti (es: lavarsi, mettere in ordine, rituali, controllo) o azioni mentali (es: pregare, contare, ripetere parole o frasi) che la persona si sente in obbligo di mettere in atto in risposta alle ossessioni. Lo scopo è neutralizzare le ossessioni, prevenire eventi temuti, diminuire il disagio o l’ansia.
Le ossessioni e le compulsioni non sono assimilabili a semplici preoccupazioni o routine, infatti da esse differiscono in termini di durata, frequenza, intensità e perché occupano una consistente parte della giornata, compromettendo la qualità della vita della persona.
Nonostante l’insorgenza del Disturbo Ossessivo Compulsivo si registri solitamente tra i 15 ed i 25 anni, è possibile che si manifesti una sintomatologia simile a quella del DOC anche nell’infanzia. In alcuni casi essa può rappresentare il segnale di una forte ansia del bambino e risolversi con un intervento diretto sulla sintomatologia e sull’ansia stessa. In altri casi, invece, può rappresentare veri e propri sintomi di un DOC.
Molto spesso risulta difficile per la famiglia e per gli insegnanti riconoscere tali sintomi, più spesso interpretati come tendenza a non rispettare le regole, oppositività, capricci o preoccupazioni prive di senso.
I genitori, però, possono osservare la comparsa di rituali, manifestazioni di rabbia o ansia quando viene impedito lo svolgimento della compulsione o una ricerca eccessiva di rassicurazioni.
È possibile che si verifichino numerosi tipi di ossessioni, correlate ad altrettante compulsioni:
CONTROLLO: in questo caso l’ossessione è legata al potenziale pericolo rappresentato da determinate azioni od oggetti. Le compulsioni consisteranno, pertanto, nel controllare e ricontrollare ripetutamente di aver fatto tutto il possibile per evitare o rimediare ad eventuali disgrazie o incidenti (es: controllare di aver chiuso le porte, le finestre).
CONTAMINAZIONE: l’ossessione è legata al timore di poter essere contaminati da germi/batteri e/o di poter contaminare le altre persone. Le compulsioni possono essere legate all’igiene personale (soprattutto lavare le mani) oppure al rifiutarsi di toccare oggetti o parti del corpo che si ritengono contaminate o sporche (es: soffiarsi il naso, pulirsi dopo aver defecato o urinato).
AGGRESSIVO: riguarda il timore di poter fare del male a se stessi o ad altre persone (ossessione). Le strategie per placare l’ansia (compulsioni) possono riguardare rassicurazioni sul fatto di essere sempre stati buoni, comportamenti protettivi nei confronti di se stessi o degli altri (soprattutto famigliari).
ORDINE E SIMMETRIA: è presente l’ossessione verso l’ordine e la simmetria. Gli oggetti in disordine generano un senso di ansia così forte da dover ricorrere alla compulsione: riordinare secondo una sequenza logica (es: colore, dimensione, numerico ecc) e rendere simmetrico tutto (es: libri, penne, pennarelli perfettamente allineati).
SUPERSTIZIOSO: consiste in un pensiero superstizioso portato all’eccesso: il fare o non fare determinate azioni, il dire o non dire determinate frasi o parole, il vedere o meno determinati oggetti e così via è determinante per gli esiti degli eventi. Le compulsioni consistono principalmente in comportamenti apparentemente bizzarri come ripetere determinate azioni per uno specifico numero di volte (es: salutare, chiudere la porta, allacciarsi le scarpe), camminare seguendo le linee bianche sulle strade o quelle del pavimento, rituali di addormentamento riguardanti la messa a letto (es: dare un certo numero di baci a mamma e papà, chiedere che pronuncino o pronunciare una specifica frase o filastrocca, posizione dei cuscini ecc).
OSSESSIONI CON COMPULSIONI MENTALI: questa sintomatologia è la più difficile da individuare poiché le compulsioni sono unicamente mentali, non si espletano in un comportamento agito (es: contare mentalmente, ripetere delle frasi mentalmente ecc) ed il minore non ne parla perché se ne vergogna. Segnali che possono fare sospettare la presenza di un DOC con queste caratteristiche riguardano la scarsa interazione da parte del bambino o dell’adolescente, il passare molte ore da solo, assorbito nei propri pensieri (rituali mentali), ansia o rabbia quando si interrompono questi momenti.
OSSESSIONI PURE: in questo caso non sono presenti le compulsioni. Possono portare all’evitamento di situazioni collegate all’oggetto dell’ossessione.
Si registrano anche ossessioni a contenuto SESSUALE, presenti più spesso nell’adolescenza. Esse riguardano il timore di agire atti sessuali riprovevoli (es: incesto) oppure di essere omosessuale.
COSA POSSONO NOTARE I GENITORI
Ciò che si può notare nel comportamento del bambino o dell’adolescente:
- rituali rigidi che vengono ripetuti prima di andare a dormire o al risveglio
- azioni ripetute sempre nello stesso modo
- rifiuto di svolgere alcune attività legate alle ossessioni (es: usare il coltello per il DOC aggressivo)
- scoppi di rabbia, pianto, capricci se qualcuno interrompe i loro riti, se impedisce di svolgere l’azione nel modo “corretto” o se si insiste per fare svolgere un’azione evitata
- difficoltà a spiegare la ragione dei suoi comportamenti insoliti, talvolta dice di essere costretto a farlo
- richieste di rassicurazioni eccessiva
- vergogna e tentativi di nascondere le compulsioni
- lungaggine nel lavarsi, nel prepararsi, nello svolgimento dei compiti
- eccessivo uso di sapone
COSA POSSONO RIFERIRE GLI INSEGNANTI
Gli insegnanti potrebbero osservare:
- lentezza nel portare a termine i compiti assegnati
- spiccato o eccessivo ordine (penne sul banco disposte in fila, libri allineati ecc)
- eccessive cancellature, fino ad arrivare a bucare le pagine o strapparle
- continue richieste di rassicurazioni
- rifiuto di prestare il proprio materiale agli altri bambini
- isolamento sociale
CONSEGUENZE
Le ossessioni e/o le compulsioni, oltre a causare un profondo disagio ed un forte stress nel bambino, possono implicare un grande dispendio di tempo (anche più di 1 ora al giorno) ed interferire con il funzionamento sociale e scolastico. L’ansia, infatti, può essere così intensa da divenire intollerabile, così pervasiva da essere la protagonista della propria vita.
È evidente come le ossessioni e/o le compulsioni diminuiscano il benessere e la qualità di vita del bambino.
Questa sintomatologia può, in alcuni casi, evolvere e strutturarsi in un vero e proprio Disturbo Ossessivo Compulsivo.
COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA
Intervenire precocemente ed in modo efficace è fondamentale per garantire al bambino una migliore qualità di vita. Scegliere un approccio efficace e comprovato scientificamente (Evidence Based) può essere il primo passo verso risultati migliori. Differenti ricerche scientifiche sottolineano come l’approccio Cognitivo Comportamentale sia il più efficace nell’agire sul Disturbo Ossessivo Compulsivo.
In seguito ad un’accurata valutazione, il programma di intervento prevede il coinvolgimento sia dei genitori che dei figli ai quali, in un primo momento, verranno fornite informazioni approfondite sulla natura del disturbo, sulle sue caratteristiche, sulle cause, sui fattori che contribuiscono a mantenerlo (psicoeducazione), adeguando le informazioni all’età del minore.
Successivamente verranno utilizzate tecniche specifiche che saranno utili come strategie quotidiane per incrementare la motivazione al cambiamento del bambino o dell’adolescente e per gestirne la sintomatologia. A tal fine i genitori parteciperanno ad un parent training al fine di acquisire abilità per gestire le compulsioni e l’ansia dei propri figli e promuovere un atteggiamento funzionale nei confronti dei sintomi. Assecondarli, infatti, equivale ad un rinforzo per gli stessi e porta alla cronicizzazione del disturbo.
I genitori, inoltre, potranno intraprendere un percorso di sostegno psicologico nel quale elaborare ed imparare a gestire al meglio le emozioni e le difficoltà connesse al DOC del figlio.
L’intervento con il minore, parallelamente, prevede l’acquisizione di tecniche specifiche per evitare di mettere in atto le compulsioni e per ridurre la frequenza e la durata delle ossessioni, agendo sull’impatto emotivo che queste ultime hanno sulla persona.
In alcuni casi può essere utile anche un training per la gestione dell’ansia attraverso l’utilizzo di tecniche specifiche.
Se credi che tuo figlio possa avere dei sintomi riconducibili al DOC, non esitare a contattarmi! Sarò disponibile per darti ulteriori informazioni su questo disturbo e su come affrontarlo!
