DISTURBO D’ANSIA DI SEPARAZIONE IN BAMBINI E ADOLESCENTI

Il Disturbo d’Ansia di Separazione, così come definito dal DSM-5, è caratterizzato da paura o ansia eccessiva riguardante la separazione dalle figure di attaccamento o da casa. Essa va al di là di quanto atteso in base allo stadio di sviluppo del bambino o dell’adolescente.
I minori che presentano questo disturbo divengono estremamente agitati quando si devono separare da una loro figura di riferimento. Questa preoccupazione presenta anche componenti anticipatorie: il bambino può essere costantemente preoccupato per la separazione, tanto da non riuscire ad impegnarsi nelle attività quotidiane.
I sintomi che si possono osservare nel minore sono:
- disagio eccessivo e persistente quando prevede o sperimenta la separazione da casa o dalle principali figure di attaccamento
- preoccupazione eccessiva e persistente riguardo alla perdita delle figure di attaccamento, o alla possibilità che accada loro qualcosa di dannoso, come, ad esempio, malattie, ferite, catastrofi o morte
- preoccupazione eccessiva e persistente che possa avvenire un evento imprevisto che comporti la separazione dalle principali figure di attaccamento come, ad esempio, perdersi, essere rapito, avere un incidente, ammalarsi
- persistente riluttanza o rifiuto di uscire di casa per andare a scuola o altrove, per paura della separazione
- paura persistente ed eccessiva di stare a casa o in altri ambienti se da soli o senza le principali figure di attaccamento
- riluttanza o rifiuto di dormire fuori casa o di andare a dormire senza avere vicino una delle principali figure di attaccamento
- incubi ripetuti che hanno come oggetto il tema della separazione
- lamentele di sintomi fisici ripetute come, ad esempio, mal di testa, dolori di stomaco, nausea, vomito, quando si verifica o prevede la separazione dalle principali figure di attaccamento
La paura, l’ansia o l’evitamento sono persistenti, e devono durare almeno 4 settimane.
Spesso questo disturbo si sviluppa in seguito ad eventi stressanti, come la morte di un parente o di un animale domestico, la malattia propria o di un parente, il cambio di scuola o di casa, una catastrofe (ad esempio: incendi, terremoti, alluvioni, crolli di edifici) che ha comportato un periodo di separazione dalla figura di riferimento.
COSA POSSONO NOTARE I GENITORI
I genitori possono notare:
- eccessivo disagio quando si prevede o si sperimenta una separazione, anche breve (ad esempio: andare a fare la spesa), espresso attraverso pianti, clinging (rimanere aggrappati all’adulto), rabbia eccessiva, frasi come <<Ti prego non lasciarmi>>
- rifiuto di dormire o addormentarsi da soli, ricorrenti incubi sul tema della separazione dagli adulti di riferimento
- preoccupazione eccessiva che accada qualcosa di brutto ai genitori, i bambini possono, ad esempio, chiedere di chiamare continuamente i genitori se si sono allontanati, esprimere le loro preoccupazioni <<E se fosse successo qualcosa di brutto?>> <<E se avessero avuto un incidente?>>
- eccessiva paura di essere rapiti, di avere un incidente, di essere ammalati, <<E se uscissi di casa e qualcuno mi portasse via?>>, <<E se sul bus per andare a scuola avessi un incidente e morissi?>>
- rifiuto di uscire, andare a scuola e paura di stare in casa da soli senza le principali figure di attaccamento
- sintomi fisici come: mal di stomaco, nausea, mal di testa o sintomi tipici dell’ansia come battito cardiaco accelerato, sensazione di mancanza d’aria, vertigini, sudorazione
- timidezza, ritiro sociale, tristezza, apatia se separati dalla loro figura di riferimento
COSA POSSONO RIFERIRE GLI INSEGNANTI
Gli insegnanti possono notare:
- pianti, clinging, rabbia, inseguimento dei genitori nel momento della separazione
- frequenti ritardi
- chiusura e ritiro sociale
- ricerca dei genitori o richiesta di rassicurazioni da parte delle insegnanti sul benessere o sul ritorno delle figure di accudimento
- evitamento delle attività extrascolastiche
- difficoltà di concentrazione
- basso rendimento scolastico
CONSEGUENZE
Il Disturbo d’Ansia da Separazione causa un forte disagio nel bambino ed una compromissione del suo funzionamento in ambito sociale e scolastico.
Interferisce, infatti, con lo svolgimento delle attività quotidiane, con l’apprendimento, con la frequenza scolastica e la socializzazione con i coetanei.
Questo può interferire significativamente con lo sviluppo di una buona autostima e di buone abilità sociali nel bambino.
COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA
In seguito ad un’attenta valutazione della sintomatologia presentata dal bambino o dall’adolescente, ottenuta attraverso colloqui clinici con i genitori, con il minore e, ove necessario, l’osservazione diretta del comportamento e l’utilizzo di strumenti di raccolta dati standardizzati, seguirà la prima fase dell’intervento cognitivo-comportamentale: la psicoeducazione. Essa verrà svolta sia con i genitori che con i figli, in modo da renderli consapevoli della natura del disturbo (conosceranno più a fondo l’ansia e l’ansia da separazione) e meno spaventati da esso.
La fase successiva prevede degli incontri con il minore durante i quali, attraverso l’utilizzo di tecniche scientificamente validate ed efficaci, lo si aiuterà a imparare strategie per: affrontare l’ansia, conoscere le sue emozioni, riconoscere e modificare i suoi comportamenti ansiosi, individuare le situazioni che evocano ansia, identificare, mettere in discussione e modificare i pensieri associati a queste situazioni ansiogene, apprendere modalità funzionali per affrontare questi momenti, incrementare l’autostima.
Allo stesso modo, risultano fondamentali gli incontri di parent training con i genitori, durante i quali questi ultimi potranno acquisire strategie per aiutare il bambino nella gestione dell’ansia da separazione, apprendere modalità funzionali di risposta ai comportamenti ansiosi del figlio, evitando, così, di rinforzarli, individuare interpretazioni del problema, atteggiamenti irrazionali, paure, che possono emergere quando il proprio bambino presenta una difficoltà.
Ove necessario, si potranno svolgere anche incontri con le insegnanti di teacher training, per aiutar loro a gestire in modo efficace le difficoltà scolastiche presentate dal minore o il reinserimento scolastico.
Se credi che tuo figlio presenti i sintomi del Disturbo d’Ansia di Separazione, contattami, sarò disponibile a darti ulteriori informazioni su questo disturbo e sulle modalità per affrontarlo.
