DISFUNZIONI SESSUALI

I disturbi sessuali appartengono ad un’area molto eterogenea della psicopatologia. Tale area nel DSM-5 viene definita come disfunzioni sessuali e comprende numerosi disturbi, caratterizzati da un’anomalia nel processo che caratterizza il ciclo di risposta sessuale o da dolore associato al rapporto sessuale.
Le disfunzioni sessuali possono avere una causa fisica o psicologica. Molto spesso l’origine è di tipo psicologico ma è fondamentale escludere eventuali cause organiche attraverso approfondimenti medici. Soffrire di disfunzioni sessuali comporta la sperimentazione di ansia e depressione che comportano un significativo abbassamento della qualità di vita.
E’ possibile definire le principali disfunzioni in base alla fase della risposta sessuale che ne è coinvolta:
- FASE 1: Desiderio
Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile
Insufficienza o assenza di desiderio di attività sessuale e scarsità (o assenza) di fantasia o di pensieri sessuali. Tale sintomatologia causa un disagio significativo nella vita di chi ne soffre e non è attribuibile ad un disturbo mentale ed a condizioni fisiche.
- FASE 2: Eccitazione
Disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile
Mancanza o significativa riduzione di desiderio/eccitazione sessuale in risposta a stimoli sessuali o erotici. Tale disturbo è spesso associato a problemi nel provare l’orgasmo, a dolore sperimentato durante il rapporto sessuale, ad un’attività sessuale poco frequente ed a differenze di desiderio a livello di coppia.
Disturbo erettile
Il 75-100% dei rapporti sessuali è caratterizzato da una difficoltà nell’ottenere un’erezione, nel mantenerla o in una diminuzione della rigidità erettile.
- FASE 3: Orgasmo
Eiaculazione precoce
Modalità persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri.
Eiaculazione ritardata
Il 75-100% dei rapporti sessuali è caratterizzato da un marcato ritardo nell’eiaculazione o da una marcata assenza o infrequenza di eiaculazione.
Disturbo dell’orgasmo femminile
Il 75-100% dei rapporti sessuali è caratterizzato da marcato ritardo, infrequenza o assenza di orgasmo o intensità delle sensazioni orgasmiche marcatamente ridotte.
IN TUTTE LE FASI
Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione
Persistenti o ricorrenti difficoltà durante la penetrazione vaginale, marcato dolore durante il rapporto, marcata paura o ansia per il dolore prima, durante o dopo la penetrazione, marcata tensione o contrazione dei muscoli del pavimento pelvico.
COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA
L’intervento per i disturbi sessuali è preferibilmente di coppia e prevede innanzitutto la conoscenza del rapporto tra i partner, delle eventuali problematiche, del proprio corpo. Le prime sedute saranno quindi dedicate a questi temi ed avranno come obiettivo la ricostruzione del problema, la definizione in termini cognitivo-comportamentali e il rafforzamento della complicità all’interno della coppia.
Questo lavoro può anche essere fatto individualmente da coloro che non hanno un partner fisso, al fine di stare meglio con se stessi e possedere strumenti ed abilità per vivere serenamente la futura relazione.
Successivamente verranno utilizzate alcune tecniche, che consistono in veri e propri esercizi, volte ad intervenire in diverse aree, quali la conoscenza di sé, la conoscenza di sé con l’altro, la conoscenza del proprio piacere e dei propri vissuti e la conoscenza dell’intimità di coppia. Verranno inoltre utilizzate tecniche per modificare idee e credenze disfunzionali circa la sessualità, il piacere, il ruolo sessuale, ecc.
Se ti sei riconosciuto in questi sintomi non esitare a contattarmi, sarò disponibile per darti informazioni su questi disturbi e su come affrontarli!
DISTURBI PARAFILICI

Con il termine parafilia, secondo il DSM-5, si intende qualsiasi intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse per la stimolazione genitale o i preliminari con partner umani, fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti.
Una parafilia diventa un disturbo parafilico nel momento in cui causa disagio o compromissione nell’individuo o arreca o rischia di arrecare danni a se stessi o agli altri. Si desume, quindi, come la parafilia sia una condizione necessaria ma non sufficiente per avere un disturbo parafilico.
I disturbi inclusi in questa categoria sono suddivisibili in due gruppi: il primo si basa sulla predilezione per attività inconsuete, il secondo riguarda l’atipicità dell’oggetto sessuale. Possono essere presenti anche più parafilie contemporaneamente.
Secondo il DSM-5 si possono identificare diversi disturbi:
-Disturbo voyeuristico
La persona trae eccitazione sessuale dall’osservare persone nude o impegnate in attività sessuali che non sono consapevoli di essere guardate. Il piacere scaturisce dalla violazione dell’intimità dei soggetti osservati, senza la necessità di avere un contatto con le vittime.
-Disturbo esibizionistico
L’eccitazione sessuale deriva dal mostrare i propri genitali o i propri organi sessuali a persone non consenzienti e a loro insaputa. Solitamente non viene ricercato nessun approccio sessuale con la vittima.
-Disturbo frotteuristico
La persona trae eccitazione sessuale dal toccare o dallo strusciarsi contro una persona non consenziente.
-Disturbo da masochismo sessuale
L’eccitazione è data dall’essere umiliato, percosso, legato o da altri atti inducenti dolore e sofferenza, unitamente a tale disturbo può essere presente anche l’asfissiofilia, se la persona raggiunge l’eccitazione sessuale attraverso la limitazione della respirazione.
-Disturbo da sadismo sessuale
L’eccitazione sessuale è causata da una deliberata e intenzionale sofferenza fisica o psicologica di un’altra persona.
-Disturbo pedofilico
La persona trae eccitazione sessuale da attività sessuali con bambini, generalmente con un’età inferiore ai 13 anni.
-Disturbo feticistico
L’eccitazione sessuale deriva dall’utilizzo di oggetti inanimati o da un interesse specifico per una o più parti del corpo non genitale.
-Disturbo da travestitismo
La persona trae eccitazione sessuale dal cross-dressing e cioè dall’indossare capi di abbigliamento del sesso opposto.
COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA
L’intervento sulla parafilia è complesso proprio a causa della vergogna che può provare la persona ed alla difficoltà ad ammettere tale problematica.
Molto efficace, nell’aiutare la persona che soffre di un disturbo parafilico, è l’utilizzo dell’approccio cognitivo-comportamentale. Esso si pone come obiettivo quello di individuare e modificare pensieri ed emozioni che portano la persona a mettere in atto comportamenti problematici sostituendo questi ultimi con modalità più funzionali.
Alla base dell’intervento vi è il supporto nei confronti del soggetto che soffre di tali disturbi, attraverso l’empatia, l’accettazione ed un atteggiamento non giudicante.
Sono inoltre previsti specifici training di abilità sociali e relazionali, l’utilizzo di strategie per la gestione degli impulsi al fine di affrontare in modo funzionale l’attivazione emozionale e l’intervento sulle disfunzioni sessuali.
Se soffri di un disturbo parafilico non esitare a contattarmi, sarò disponibile per darti le informazioni su questo disturbo e su come affrontarlo!
