DISTURBO D'ANSIA SOCIALE IN BAMBINI E ADOLESCENTI

Il Disturbo d’Ansia Sociale, anche detto Fobia Sociale, è caratterizzato da paura o ansia marcate riguardo ad una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta al possibile esame degli altri (DSM-5).
Il bambino o l’adolescente con Ansia Sociale, quindi, nutrirà un’intensa paura per tutte quelle situazioni in cui agisce o parla in presenza di altri individui che potrebbero giudicarlo. Il timore è di poter essere definito insicuro, impacciato, sciocco, ridicolo, non all’altezza, di potersi sentire in imbarazzo. In questo modo tutte le situazioni sociali divengono un incubo e la persona tende ad evitarle o sopportarle con grande sofferenza.
Le situazioni evitate possono essere le più disparate:
- avere interazioni sociali, essere osservati mentre si fa qualcosa (giocare, mangiare, telefonare, bere, scrivere, sostenere un’interrogazione, fare una domanda durante la lezione, leggere ad alta voce)
- essere al centro dell’attenzione (ad esempio, durante un’interrogazione, entrando in una stanza o un’aula già piena di persone o in un ristorante)
- fare interventi ad alta voce in classe
- parlare od esibirsi in pubblico
- ricevere o fare complimenti
- esprimere le proprie opinioni
- parlare con persone importanti come i professori
- utilizzare un bagno pubblico o quello della scuola
- telefonare ad altre persone
- incontrare persone nuove, partecipare ad eventi sociali o feste, parlare con i compagni di classe, invitarli a casa, lavorare in gruppi a scuola
Tutte queste situazioni sociali, seppur non realmente pericolose, suscitano un’ansia ed una paura così intense da risultare intollerabili e generare un malessere fisico che si esprime attraverso sintomi quali:
tachicardia, rossore, tremore fisico e/o della voce, sudorazione (anche nelle mani) o vampate di calore, tensione muscolare, gola secca, disturbi gastro-enterici (diarrea, nausea), bisogno impellente di urinare, vertigini.
Le preoccupazioni intense che precedono di alcuni giorni, settimane o mesi le situazioni sociali, il timore di poter agire in modo imbarazzante o umiliante e la forte paura che le altre persone si accorgano della propria tensione e nervosismo distinguono la Fobia Sociale dalla semplice timidezza.
COSA POSSONO NOTARE I GENITORI
Tendenza a:
- evitare il contatto visivo con persone non famigliari
- provare estremo disagio quando si trova al centro dell’attenzione
- provare paura estrema nel provare cose nuove o parlare con persone sconosciute
- fare difficoltà nel creare nuove amicizie, autoesclusione sociale
- evitare situazioni sociali o provare grande disagio nell’espletarle (es: parlare con altri bambini, andare ad una festa, avere conversazioni con un adulto)
- rifiutare la scuola per la paura delle performance sociali, insistendo per stare a casa
- riluttanza a partecipare a gite o altre attività extra scolastiche di gruppo.
COSA POSSONO RIFERIRE GLI INSEGNANTI
Gli insegnanti possono notare:
- difficoltà durante le interrogazioni e a parlare davanti alla classe
- scarsa o assente partecipazione durante le lezioni o le discussioni di classe
- evitamento del contatto oculare
- difficoltà ad entrare a scuola, capricci, ritardi
- difficoltà di concentrazione, di esecuzione dei compiti assegnati, vuoti di memoria o blocchi
CONSEGUENZE
L’Ansia Sociale è altamente invalidante: l’evitamento di tutte le situazioni temute, infatti, può interferire significativamente con il funzionamento in ambito sociale (può, infatti, portare a condurre una vita solitaria e ritirata nella quale si frequenta un numero molto limitato di persone), scolastico (può, ad esempio, portare a sperimentare un’elevata ansia da prestazione e, nei casi più gravi, a difficoltà nell’apprendimento) o in altre aree importanti della vita.
COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA
Per poter affrontare la Fobia Sociale è necessario un intervento specifico, quello che ha dimostrato essere più efficace è quello cognitivo-comportamentale. Esso permette di acquisire migliori abilità sociali e maggiore fiducia in esse, un buon livello di autostima, una maggiore adattabilità e flessibilità nelle situazioni sociali, una migliore capacità di essere assertivi.
Ad una prima fase di valutazione dei sintomi e delle situazioni evitate, seguirà una parte di psicoeducazione.
Si inizierà, poi, con l’apprendere alcune tecniche utili a controllare i sintomi fisici dell’ansia. Successivamente l’intervento si sposterà sui pensieri disfunzionali e negativi che innescano l’Ansia Sociale, giungendo insieme ad un’interpretazione alternativa che aiuterà a modificare anche il comportamento.
Il bambino o l’adolescente, infine, verrà aiutato ad affrontare, in modo graduale, le situazioni temute dapprima in immaginazione e poi nella realtà.
L’intero intervento sarà affiancato da alcune ore di parent training, svolte con i genitori, al fine di aiutare il figlio a meglio gestire le sue difficoltà.
Ove necessario, si potranno svolgere incontri di teacher training con gli insegnanti, con la finalità di trasmettere strategie utili per la gestione della sintomatologia in classe, evitando di esacerbarla.
Se hai riconosciuto tuo figlio in questa descrizione e nei sintomi sopra indicati, non esitare a contattarmi, sarò disponibile per darti tutte le informazioni su questo disturbo e su come affrontarlo!