AGORAFOBIA

Con il termine Agorafobia il DSM-5 intende una marcata e persistente paura o ansia di trovarsi in situazioni o luoghi da cui potrebbe essere difficile fuggire o ricevere aiuto, qualora si dovessero presentare malesseri psico-fisici o sintomi di panico.

Quali sono le situazioni più temute da chi soffre di agorafobia?

  • Utilizzare i mezzi pubblici (es: treni, autobus, aerei).
  • Stare in spazi aperti ed ampi come, ad esempio, mercati, supermercati, ponti, parcheggi.
  • Trovarsi in un luogo chiuso e di piccole dimensioni come un piccolo negozio, un teatro, un cinema.
  • Aspettare in coda o trovarsi in mezzo alla folla.
  • Essere fuori casa da soli.

Le persone che soffrono di agorafobia evitano queste situazioni perché quasi sempre esse provocano paura o ansia, oppure possono viverle con un’ansia molto elevata, sproporzionata rispetto alla minaccia reale.

In altri casi, possono affrontare tali eventi solo ed esclusivamente se accompagnati da un’altra persona.

Chi soffre di agorafobia, inoltre, può evitare attività come:

  • guidare (soprattutto se soli)
  • attività che possono portare all’affaticamento fisico, possibile causa di un attacco di panico
  • assumere cibi o bevande che potrebbero innescare sensazioni fisiche spiacevoli (es: caffeina, alcool)

È possibile, infatti, che affrontare le situazioni temute per un agorafobico comporti sintomi tipici di un attacco di panico (ad esempio: aumento della frequenza cardiaca, eccessiva sudorazione, aumento della frequenza respiratoria, sensazione di vertigini, paura di perdere il controllo o di morire e così via).

Allo stesso tempo è possibile anche la relazione inversa: il disturbo di panico, spesso, si associa all’agorafobia. Questo avviene perché la paura di avere degli attacchi di panico in contesti pubblici o in contesti nei quali sarebbe impossibile richiedere un aiuto immediato, porta le persone ad evitare quelle determinate situazioni o contesti. L’evitamento alimenta tale paura e, di conseguenza, lo sviluppo dell’agorafobia.

CONSEGUENZE

L’agorafobia può essere altamente invalidante e può compromettere drasticamente il funzionamento lavorativo e sociale delle persone che ne soffrono. L’ansia e la paura possono essere così profonde da arrivare al punto in cui uscire di casa da soli risulta impossibile, altrettanto impensabile è raggiungere il posto di lavoro e restare in un ufficio piccolo e chiuso, andare a fare la spesa, passare del tempo con gli amici fuori di casa.

Proprio per la natura altamente invalidante di questo disturbo, è necessario un intervento volto ad arginarne le conseguenze.

COME AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA

L’approccio cognitivo-comportamentale risulta molto efficace nell’affrontare l’agorafobia.

Per questo disturbo, infatti, è particolarmente indicata l’applicazione di alcune tecniche evidence-based (cioè validate a livello scientifico).

La prima fase del percorso sarà caratterizzata da una valutazione molto approfondita che permetterà allo psicologo di comprendere a fondo le situazioni fobiche e gli evitamenti della persona, unitamente alle sue risorse, utili per affrontare il disturbo.

Le tecniche utilizzate avranno l’obiettivo di modificare i pensieri disfunzionali legati alle situazioni evitate ed ai sintomi fisici che la persona può provare. Si passerà, poi, a sperimentare insieme le sensazioni fisiche che si possono vivere durante un attacco di panico, apprendendo delle strategie per facilitarne la gestione. L’ultimo passo sarà quello di accompagnare la persona ad affrontare le situazioni evitate.

Se l’agorafobia si associa ad un Disturbo da Attacchi di Panico, consulta anche la sezione su quello specifico argomento per conoscerne più a fondo i sintomi e l’intervento.

Se ti sei riconosciuto nei sintomi sopra elencati o se ti senti ormai intrappolato dalla tua agorafobia, contattami! Esiste la via d’uscita! Sarò disponibile per darti ulteriori informazioni su questo disturbo e su come si può affrontare!